Diciamoci la verità: la vita consiste in tantissime scelte che possiamo per la maggior parte delle volte giostrarci a seconda delle nostre preferenze. Certo, le situazioni che ci circondano e le scelte altrui a volte sono una barriera che limita fortemente la propria libertà, ma con grinta e coerenza, si può davvero riuscire a dare la precedenza alle priorità a cui teniamo di più.

Ingannevoli affanni

Noto intorno a me una maniera strana e distorta di dare valore a cose o esperienze e di impiegare le proprie energie. Una maniera davvero distante dalla mia e proverò a spiegare perché. Vedo, anzitutto, sempre più adulti affannarsi per cose molto molto vane e legate perlopiù alla superficiale lotta per accaparrarsi il posto più alto nel podio del “sono proprio di tendenza”. Spese ingenti fatte per oggetti personali che oltre ad essere un passeggero status symbol non hanno il minimo valore pratico e spesso neanche corrispondono alla personalità di chi li possiede; esperienze vissute a tutti i costi col cellulare in mano, pronto ad immortalare ogni attimo da mostrare nei social, preferibilmente in tempo reale, così che alla fine, di pienamente vissuto, resta praticamente l’azione di scattare foto! Sempre più adulti fanno fatica a vivere pienamente le relazioni con chi hanno intorno, chiusi in scelte banali, immature ed egocentriche, che penalizzano perfino i rapporti con i propri figli.

Tanti auguri…a distanza

Di questo vivere di apparenza, che porta anche alla lontananza tra le persone, voglio raccontare un episodio che ho vissuto più volte e che onestamente non riesco ad accettare. In diverse feste di compleanno di bambini coetanei di mia figlia, non solo gli adulti fanno fatica a condividere i momenti di gioco e spensieratezza dei figli coi loro amichetti, ma persino al momento clou dell’apertura dei pacchetti regalo, li guardano a malapena da lontano e li lasciano soli, come se questo fosse un momento qualunque! Così, quei bambini che magari si ritrovano tra le mani l’oggetto o il vestito che da mesi desideravano ricevere, perdono l’occasione di condividere la loro gioia – perché a 7 o 8 anni è gioia allo stato puro quando ricevi il giocattolo dei tuoi sogni! – con i propri genitori, che magari se ne stanno semplicemente a parlare del più o del meno con gli altri adulti, in disparte.

Un bambino cammina da solo lungo un sentiero isolato

Da esperienze come queste, ho voluto chiedere a me stessa…cos’è che conta veramente, per cui sarei disposta a tutto? Quali momenti hanno un valore autentico e intoccabile, così che non potrei mai rinunciarvi?

Esperienze di valore, nero su bianco

Nel tentare di dare risposta a questa domanda, pochi giorni fa ho fatto un gioco, invitando mia figlia a scrivere, mentre anche io lo facevo, le esperienze (presenti e future) che per lei fossero veramente di valore e che mai vorrebbe rinunciare a vivere. Le sue scritture hanno superato ogni mia immaginazione: non solo ha pensato al presente, quando ha messo in elenco “fare danza, l’amicizia, quando ci abbracciamo e baciamo”, non solo ha nominato il futuro pensando alle professioni che sogna (la farmacista o chi si occupa di un canile o un gattile); ha ripescato persino il suo passato ritrovando, tra fantasia e sentimenti, una parentesi speciale delle sue origini, che ha testualmente espresso così: “Il mio cuore è scoppiato di gioia quando ho visto per la prima volta il bellissimo viso, naturalmente quando sono nata, di mamma e babbo, e spero e credo anche a loro due e anche quando ho visto per la mia prima volta i nonni, gli zii e i bisnonni”.

Da madre, ho avuto un tuffo al cuore nel leggere quanto a fondo fosse andato il suo sentire, non come una memoria razionale della propria nascita, che ovviamente è improbabile, ma come viaggio verso le proprie radici, le proprie certezze e lo scrigno del tesoro, quello fatto di amore, che veramente è l’unico ad avere valore!

Ecco il nocciolo del “gioco”: ha veramente valore ciò che è legato alle persone che amiamo di più e ci fa traboccare il cuore di felicità pura e durevole!

La dea della giustizia tiene una bilancia a due piatti

E allora dico a me e ai tanti adulti che troppo spesso si affannano, sacrificando il loro tempo, denaro ed energie mentali, per rincorrere obiettivi sostanzialmente precari: prendiamo esempio dai bambini che, soprattutto se lasciati liberi e incondizionati, sanno vivere l’amore e l’amicizia senza mediazioni e sanno cogliere il vero valore delle esperienze in modo spontaneo e puro!

Il mio scrigno

Quando è arrivato il turno di leggere le mie, ho sorriso imbarazzata per aver inquadrato momenti molto più quotidiani di quelli descritti da lei; ma avevo comunque messo in elenco quelle esperienze che, per così dire, non mi perderei neanche se avessi la febbre al 40!

Voglio riportare qui solo quelle legate al mio rapporto con Alice:“Vedere il saggio di danza di Alice, realizzato con tanti mesi di impegno e con orgoglio mostrato agli altri; essere presente quando Alice impara qualcosa di nuovo o supera una difficoltà dopo tanti fallimenti; incontrare Alice all’uscita della scuola, riconoscerci tra la folla dopo esserci cercate con gli occhi in attesa, sorriderci e venirci incontro per abbracciarci fortissimo”

Per esperienze come queste non c’è egoismo che possa prevalere, non c’è alternativa che possa vincere, non c’è scambio che possa eguagliarle. Sono il mio scrigno intoccabile di esperienze di valore.

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