E’ quasi impossibile restare indifferenti all’ascolto dei capolavori musicali interpretati da Fiorella Mannoia, grande voce della musica leggera italiana presente e passata. Le sue parole, le note con cui esse si intrecciano, colpiscono al cuore o talvolta alla pancia e danno sempre uno spunto di riflessione profonda. Uno dei suoi successi più recenti è COMBATTENTE e sin dalla prima volta in cui l’ho ascoltata mi ha suscitato pensieri ed emozioni rivolti a chi ogni giorno lotta e fatica per affiancare nella crescita una persona disabile.
Perché è una regola che vale in tutto l’universo
Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
E anche se il mondo può far male
Non ho mai smesso di lottare
È una regola che cambia tutto l’universo
Perché chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
E in questa lacrima infinita
C’è tutto il senso della vita
Il messaggio è forte, realista nei confronti delle difficoltà e degli insuccessi che inevitabilmente si possono incontrare ma la sfumatura più straordinaria è quella ottimista, che sottolinea la vittoria che deriva dall’impegno.
Sarà forse una vittoria bagnata di lacrime, gocce salate che nascondono domande forti.
Domande sul senso di una condizione di diversità a volte impossibile da accettare fino in fondo; o domande sul perché la comprensione e l’accoglienza della diversità trovino a volte muri così alti e insormontabili da scoraggiare il cammino; o infine, domande su quali scelte siano più giuste, più efficaci e fruttuose rispetto ad altre.
Ma queste lacrime cadono sulla corazza da combattente che con orgoglio e convinzione viene indossata da chi ogni giorno sa che la disabilità è sì un limite, ma anche un’importante possibilità: la possibilità di mostrare al mondo che non conta la posizione sulla griglia di partenza, ma conta la forza e la gioia con cui si percorre il tracciato e, non da ultimo, la tifoseria che sostiene ogni passo ed ogni scenario che l’incedere può offrire.