Viaggio da me agli altri

I blog sono tanti, milioni di milioni!!

Negli ultimi anni il contenitore telematico ha stimolato molte persone all’apertura di uno spazio dove esprimere sé stessi ed approfondire i temi più cari e personali. Se questa è una certezza, è anche vero che gli argomenti e le motivazioni che fondano la gestione di un blog possono essere molteplici.

Partendo da un’idea…

Sarò sincera: quando circa due anni fa mi arrivò da Romina la proposta di aprire insieme un blog sulla possibilità e la speranza di spazi condivisi tra disabilità e normalità, sono rimasta a bocca aperta! Essere sensibile a questi temi, avere un’opinione personale su situazioni delicate (seppur quotidiane) ed essere aperta al confronto con quella altrui, non era affatto una cosa nuova per me: piuttosto, era un motivo di grande coinvolgimento personale. Ma farlo in un contesto pubblico e di ampia visibilità e fruizione, questo sì che era una prospettiva nuova e, per certi aspetti, spaventosa!

Nel confronto reciproco dei mesi successivi, io e Romina abbiamo trovato sempre più ragioni positive per imbatterci in questo avventuroso progetto che, pur non essendo l’impegno principale della nostra vita, ne costituisce un valore aggiunto unico e prezioso.

 …finalmente con le mani in pasta

Così è giunto il momento di mettere le mani in pasta, o meglio: i polpastrelli sulla tastiera! Lasciandomi stimolare dalle esperienze quotidiane, dalla cronaca, dalla riflessione che il mio cuore in un particolare periodo sente, ho attuato il meraviglioso lavoro di selezione delle parole, scegliendo minuziosamente tra quelle che sento più adatte al pensiero che ho in mente… e così accade per ogni articolo che scrivo. Una scrittura che tocca temi delicati e profondi, che ruota attorno all’argomento dell’integrazione e della disabilità ma che sa anche spaziare verso spunti di vita quotidiana anche di tutt’altro genere.

Un tragitto fatto anche di soste

Il lavoro dedicato al blog non si è mai fermato in questo anno di progettazione e scrittura, ed in questi giorni ho voluto soffermarmi e chiedermi su cosa si fondi questo mio impegno.
Non c’è un’unica risposta ovviamente… ma quella che mi preme condividere con voi è quella che mi rappresenta agli altri: la mia indole, spesso necessità di prendere spunto dalla realtà per farmi delle domande. E’ più forte di me! Non riesco ad essere indifferente ai fatti che mi circondano e mi viene naturale chiedermi il perché avvengano e soprattutto cosa possano insegnarci. La vita sa riservarci sfide e scelte nuove tutti i giorni e pensare di possedere una formula valida per agire con successo ogni volta, è oggettivamente impossibile. Di fatto, finché non le viviamo personalmente, certe vicende le sentiamo lontane e ci viene spontaneo sottrarcene. Ma trarre insegnamento dalle circostanze che non solo noi personalmente ma anche gli altri attraversano, è qualcosa che ritengo utile e fruttuoso; si tratta di quel lavoro complesso ma profondamente stimolante di immedesimazione nella vita degli altri, quel faticoso uscire dal proprio limitato e soggettivo punto di vista, per tentare ogni tanto di assaporare le ragioni degli altri.

E dopo il viaggio… il gusto di essere arrivati

Fatto questo, arriva il bello! Trasformare i pensieri in parole, condividere (non solo con un click, ma con il cuore) la propria prospettiva sulla realtà, metterla con umiltà ma apertamente a disposizione dei lettori ed attendere le loro reazioni ed i loro più disparati punti di vista.

Un lavoro dove è forte la speranza che a fermarsi per porsi domande e riflettere sui fatti della vita quotidiana sia sempre un numero maggiore di persone, così che il confronto che ne può uscire sia di arricchimento reciproco.

Ebbene, le vele sono dispiegate, il vento è a favore e l’equipaggio è pronto e motivato: non ci resta che continuare questo viaggio, che offre orizzonti spettacolari e rotte che lasciano a bocca aperta!