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La seconda possibilità

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Avatar Lucia

Questo racconto prende spunto dal periodo in cui mia figlia frequentava la prima elementare e ogni giornata di scuola portava con sé un carico enorme di novità, crescita e arricchimento. In quel giorno di ottobre del 2016, ad Alice venne dimostrato che sbagliare ha inevitabilmente delle conseguenze, ma se è la prima volta che lo fai (e peraltro lo fai da un’aula di prima elementare!!) c’è una seconda possibilità per poter recuperare, che vale molto di più del tuo errore! Direi una lezione di vita preziosissima anche per la realtà quotidiana di noi grandi…Ma andiamo nello specifico dell’episodio.

In classe, la maestra fa esercitare gli alunni nella lettura, assegnando il compito di leggere una scheda ad alta voce, una frase ciascuno. Accade che per il tipico svago dei bimbi di scuola elementare, ovvero chiacchierare col vicino di banco, mia figlia si distrae e perde il segno, così che, quando la maestra le passa la parola, lei resta spaesata e affatto pronta. La reazione della maestra è stata segnalare l’errore scrivendo un voto di insufficienza sulla scheda, ma….è stato scritto a matita e con la possibilità di trasformarlo in un bellissimo voto alla successiva occasione di lettura, considerato che era la prima volta che questo episodio le accadeva!

Ho trovato questa scelta molto opportuna e per nulla scontata. Ho trovato che questo gesto, nella sua semplicità, ci insegna due cose. La prima è che se cadi in errore, inevitabilmente devi assumerti la responsabilità di portarne in spalla le conseguenze, proporzionate (si spera!) all’entità dell’errore. La seconda è che, per quanto grave sia stato il tuo sbaglio, se sei alle prime armi con una disciplina o una pratica, è opportuno che ti si conceda una seconda possibilità, nella quale potrai dimostrare l’impegno e la dedizione che la prima volta erano stati carenti. Pensate a quanto meraviglioso sarebbe se questo pensiero fosse applicato al mondo del lavoro, alle procedure penali e riabilitative, ai contesti educativi e sportivi. Spesso si assiste invece a due estremismi: punire gli errori con estrema o sproporzionata rigidità, oppure – al contrario – sorvolare sullo sbaglio e concedere infinite seconde possibilità.

In medio stat virtus, dicevano i latini!