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L’autonomia: una freccia scoccata verso il destino personale

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Avatar Lucia
Gocce d'acqua formano la sagoma di una danzatrice

Non ho mai amato quei genitori che più o meno inconsciamente replicano nei figli i desideri e le ambizioni che loro stessi non hanno potuto del tutto realizzare nella propria vita. Reputo che sia una enorme mancanza di rispetto della libertà di scelta e di espressione del sé che inevitabilmente ogni bambino ha in modo del tutto speciale e individuale. Credo di essere riuscita ad evitarlo anche con mia figlia di 7 anni finora, lasciandola libera di seguire la sua indole, i suoi gusti, le preferenze che aveva.
Ultimamente è capitata però una coincidenza abbastanza singolare: ci siamo trovate a frequentare per un anno intero un corso di danza nella stessa scuola, rispettivamente danza classica lei e danza moderna per adulti io.

Due premesse vanno però fatte: la prima è che questa scelta è stata per mia figlia conseguente a un approccio conoscitivo con tanti altri sport o discipline durato circa tre mesi e nessuna, fino alla danza, è stata per lei una scelta da abbracciare con convinzione e serenità. La seconda premessa è che la mia infanzia è stata segnata da 11 bellissimi anni di danza classica, praticata con impegno, passione, amore profondo per questa arte, un amore che anche “da spettatore” è rimasto fino ad oggi vivo e intenso.

Un chiarimento esplicito

Vedere mia figlia dedicarsi alla danza con altrettanta passione e spontaneità mi ha naturalmente riempito il cuore e mi emoziona ogni volta che la vedo, sia per l’orgoglio di cogliere quanti risultati si ottengono da allenamento e disciplina costanti, sia perché inevitabilmente la vedo rivivere le stesse emozioni, paure e sfide che un tempo furono le mie. Ebbene quest’anno, in procinto di svolgere le prove generali del saggio di fine anno nel quale entrambe siamo state impegnate ognuna con i propri balletti, ho avuto la necessità di chiarire un punto importante del mio approccio con lei. A chiare lettere, le ho spiegato che sebbene la mia emozione di danzare come lei e in un certo senso insieme a lei sia enorme, questo non ha nulla a che fare con la mia volontà che lei continui a danzare per sempre, magari perché altrimenti deluderebbe la mia aspettativa. Le ho detto apertamente che se lo sport o la passione che vorrà seguire in futuro saranno diversi dalla danza, quello che di più conta per me è che la rendano libera e realizzata e soprattutto … niente potrà mai cancellare l’emozione vissuta in questo periodo di condivisione di prove, ripassi, riscaldamento, musiche poetiche, capelli tirati all’indietro, scarpette sistemate a puntino, correzioni, crescita ed emozioni condivise.

L’autonomia nelle parole di Kahlil Gibran

L’autonomia di un bambino passa attraverso scelte che sono sì guidate, ma comunque libere e incondizionate, scelte che servono ad aggiungere mattoncini solidi in quell’edificio unico per ciascuno che è la propria personalità e la propria esistenza. Credo che l’autonomia sia uno degli obiettivi educativi più difficili da applicare per un genitore, ma anche uno dei più importanti e proficui per il futuro.

Proprio come scriveva Kahlil Gibran:

I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della smania della Vita per se stessa.
Vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché stiano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché stiano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Voi potete dar loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri, poiché essi hanno i propri pensieri.
Potete dare alloggio ai loro corpi, ma non alle loro anime, poiché le loro anime dimorano nella casa del futuro che voi non potete visitare neppure in sogno.
Voi potete sforzarvi di essere come loro, ma non cercate di renderli simili a voi.
Poiché la vita non va all’indietro e non si trattiene sullo ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli vengono proiettati in avanti, come frecce viventi.
L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito ed Egli vi tende con la Sua potenza in modo che le sue frecce vadano rapide e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia dalla mano dell’Arciere;
Poiché com’Egli ama le frecce che volano, così ama pure l’arco che è stabile.
(dal libro “Il Profeta”).