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Quando un gesto spontaneo costruisce l’inclusione

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Avatar Lucia
immagine di una pianta rigogliosa posta in un vaso a forma di pacco regalo

Il blog Per Mano Insieme nato dalla mia collaborazione con Romina ormai un anno fa è stato la mia occasione preziosa per soffermarmi su temi delicati che trovano spunti anche nel vissuto quotidiano: l”accettazione dei disabili, il senso reale della parola inclusione, l’interrogativo su quanto di più si possa fare perché un disabile non sia per la società solo un peso.
Mi piace leggere e un po’ studiare le argomentazioni tratte dal web o i racconti di vita vissuta di coloro che attraversando la disabilità ogni giorno, sanno lasciare nel cuore segni profondi. Ma poi la vita, quella di ogni giorno…fa le sue sorprese! E da una piccola occasione davvero fortuita, ho capito quanto basti poco per trasformare l’inclusione da parola retorica a realtà concreta e feconda!

Una serata speciale

Era la fine dell’estate e io e Romina ci siamo dette che era proprio ora di aggiungere ai nostri impegni per il blog anche una bella serata insieme: una di quelle in cui le nostre rispettive famiglie potessero godersi tempo libero, relax, gioco, chiacchiere e una bella cena. Romina non si è fatta battere in velocità nel proporre di vederci a casa sua, con l’esplicita richiesta di arrivare un pochino prima dell’ora di mangiare: Giuliano avrebbe potuto così godere della presenza di tutti, pur dovendo poi andare a letto presto.
Il grande giorno si avvicinava e la mia emozione per questa cena, semplice ma attesa da tanto tanto tempo, era palpabile.

Quel gesto che viene dal cuore

Quando vado a cena a casa di altri è mia abitudine ringraziare per l’invito portando qualcosa di sfizioso da condividere a fine serata. In questa occasione, dato il caldo estivo, ero certa che delle vaschette di gelato avrebbero accontentato tutti, grandi e piccini. Eppure…qualcosa mancava: non esattamente tutti erano compresi in questo gesto ed io non potevo proprio tollerarlo!
Sapevo dai racconti di Romina non solo che il gelato aproteico è reperibile piuttosto a fatica, ma anche che Giuliano non lo gradisce affatto e quindi sarebbe rimasto escluso da quel nostro momento.

Inaccettabile per me!    

cartello di divieto con scritta "inaccettabile"

Sentivo che in qualche modo il mio dire “grazie per ospitarci a casa vostra” andava diretto anche a Giuly, sebbene lui non ne avrebbe compreso il senso, sebbene forse la nostra presenza in casa sua avrebbe potuto addirittura essergli di peso, data la sua condizione che lo vede mal tollerare la confusione. Ma non avevo dubbi: Giuliano andava comunque incluso! Lui, per cui nutro un affetto fortissimo e che è il perno dell’amicizia tra me e Romina, meritava in ogni caso un gesto equivalente. Ma quale?
Nel panorama dei cibi preferiti di Giuliano è risaputo che gli stick croccanti salati (aproteici) sono ciò che lo deliziano di più e allora..se anche li avrebbe sgranocchiati i giorni successivi e non in nostra presenza, poco importava!
Ho comprato un pacchetto di stick nella farmacia che solitamente provvede i cibi aproteici per Giuliano, l’ho fatto confezionare come regalo e uscendo in lacrime di gioia, ho sentito che la parola inclusione poteva avere un risvolto autentico anche in un gesto quotidiano e semplice come questo.

Risate e abbracci

Quando ho consegnato il pacchetto di stick aproteici a Romina, l’ho letteralmente lasciata a bocca aperta! Mi ha confidato che era la prima volta che a Giuly veniva data tanta attenzione nel volerlo al pari degli altri e riceveva un gesto che era sì personalizzato, ma portatore, nella sua semplicità, di un significato chiaro: essere vicini ed accogliere chi vive una fragilità è possibile anche con gesti semplici, spontanei, ma profondi.
L’abbraccio che ci siamo date subito dopo, con gli occhi lucidi, ha suggellato questo scambio reciproco di gratitudine e contentezza. Romina sa quanto essere accolti in modo spontaneo sia ogni volta una conquista o addirittura un’illusione… Io so quanto valore c’è nel dare il proprio affetto senza filtri o scrupoli, perché l’amicizia si rafforza proprio coi più belli gesti di pancia.

un ponte congiunge una parte e l'altra di un bosco, altrimenti non raggiungibili


Questo episodio ci ha regalato tante consapevolezze e, coi sorrisi stampati in faccia, abbiamo capito che se la serata sarebbe stata piacevolissima, non lo dovevamo solo al prosecco che apriva la cena, ma ai nostri cuori uniti da un affetto speciale, compreso quello per Giuliano!