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Un alimento indispensabile: il pane… aproteico!

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Avatar Romina
pane tagliato a fette su tagliere di legno

La prima ricetta che voglio condividere con voi riguarda un alimento primario della tradizione mediterranea, del quale difficilmente riusciamo a fare a meno: il pane.
Sin dai primi mesi di vita di Giuliano, quindi, ho dovuto trovare una risposta alla domanda “quale pane aproteico per mio figlio?”.

Come saprete, in farmacia o nei negozi specializzati è facile trovare il pane aproteico, nei vari formati: dal pane a fette, ai panini, al pancarrè. Però… prescindendo dal gusto, ovviamente del tutto soggettivo, la maggior parte del pane aproteico necessita di essere riscaldato, quando non addirittura cotto, prima di poterlo consumare.
Poco pratico direi!

Non volendo sottostare a questa “schiavitù”, e volendo trovare un pane che incontrasse anche il gusto di mio figlio, mi sono cimentata con varie farine e ricette, fino a sposare questa, ormai da anni.
Il pane, di utilizzo immediato e di facile conservazione, ha trovato sin da subito il consenso di Giuliano… e pure il mio, perché davvero buono!

Ingredienti

500gr farina Loprofin
400ml acqua tiepida
2 cucchiai di olio (se permesso)
1 pizzico abbondante di sale (se permesso)
Lievito secco istantaneo (o lievito in dotazione con la farina)

Riguardo il lievito, accertatevi che sia privo di proteine!
Di solito il lievito “secco” non ne contiene, ma ormai in commercio si trova anche il lievito di birra secco, che invece è altamente proteico. Per quanto mi riguarda, io uso Paneangeli “il pizzaiolo”, ma va bene qualsiasi altro lievito secco aproteico.
In ogni caso, nella confezione della farina Loprofin vi è contenuta anche una bustina di lievito aproteico. Nel dubbio usate quella: il pane viene bene ugualmente anche se, a mio parere, lievita un po’ meno.

Procedimento

Il procedimento è semplicissimo.
Impastate bene tutti gli ingredienti con la frusta elettrica, o con l’impastatrice a vostra disposizione. È molto importante che l’impasto sia ben amalgamato: quindi lavoratelo molto, ma senza farlo troppo riscaldare, altrimenti indurisce.
Il composto che ne uscirà, invece, deve essere molto molle, appiccicoso ed impossibile da lavorare a mano.
Aggiungete solo alla fine il lievito.

Oliata una teglia da plumcake, mettervi l’impasto ottenuto: copritelo con la pellicola per alimenti e tenetelo in luogo caldo finché non raddoppia. In genere occorrono 40-50 minuti.

Cottura e conservazione

Ultimata la lievitazione, togliete delicatamente la pellicola dall’impasto e mettetelo in formo preriscaldato a 220°. Con il forno ventilato bastano 30 minuti, con quello statico ne occorrono 40.

Come vedete anche dalla foto, anche a cottura ultimata il pane si presenta “pallido”, ma dalla crosta croccante, ben lievitato e dal sapore veramente buono anche per noi che siamo abituati ad un pane comune.

Se volete conservarlo a lungo, una volta raffreddato, è possibile tagliarlo e congelarlo a fette.
Per scongelarlo basta lasciarlo a temperatura ambiente per 5-10 minuti. Vi stupirete di come resteranno intatte sofficità e fragranza!
Parola di Romina!

Commenti

11 risposte a “Un alimento indispensabile: il pane… aproteico!”

  1. Avatar Silvia
    Silvia

    Io ho provato a fare questo impasto ma con 400 ml di acqua, diventa quasi liquido, è normale?

    1. Avatar Romina
      Romina

      Ciao Silvia!!! La consistenza è un poco più solida di quella di un ciambellone, abbastanza liquido si…
      Vedo il commento solo ora, e ormai lo avrai cotto! Com’è venuto? A questo punto sono curiosa! 😉

      1. Avatar Silvia
        Silvia

        Purtroppo non è uscito bene,ma poi riprovandoci con 350 di acqua, è uscito benissimo.

        1. Avatar Romina
          Romina

          La farina aproteica è delicatissima e complicatissima da usare e basta davvero poco per far sì che una buona ricetta dia un pessimo risultato. Anche gli strumenti che si usano per impastare fanno la differenza sul risultato che si ottiene. Quando usavo l’impastatrice, infatti, il composto si induriva molto di più di adesso, e a volte dovevo aggiungere acqua.
          In ogni caso, la cosa importante è che tu abbia trovato la ricetta che fa al caso tuo! E di questo ne sono contenta! Buon lavoro allora! 🙂

          1. Avatar Iuri Pusceddi
            Iuri Pusceddi

            Per la ricetta ok! ma . . . .
            il pane con la crosta “pallida” non è “invitante”.
            Per ottenere la crosta croccante, spennellare l’impasto con l’olio e, per ottenere la doratura della stessa inserire, durante la cottura, all’interno del forno un recipiente contenente dell’acqua.

          2. Avatar Iuri Pusceddu
            Iuri Pusceddu

            Per la ricetta ok! ma . . . .
            il pane con la crosta “pallida” non è “invitante”.
            Per ottenere la crosta croccante, spennellare l’impasto con l’olio e, per ottenere la doratura della stessa inserire, durante la cottura, all’interno del forno un recipiente contenente dell’acqua.

          3. Avatar Romina
            Romina

            La farina aproteica non si presta come le altre ad una buona lavorazione: ne deriva che consistenza, aspetto e croccantezza non saranno mai quelle di un comune pane.
            Grazie per il feedback

  2. Avatar Rosalia
    Rosalia

    Io vorrei provare questa ricetta per mio marito,ma volevo chiederle la farina si compra in qualsiasi supermercato ,o c’è un negozio apposta grazie Lia

    1. Avatar Romina
      Romina

      Ciao Rosalia, ad oggi ancora le farine aproteiche le trovi soltanto in farmacia. Sono prodotti che usano i nefropatici o chi ha una malattia metabolica, non si trovano nei supermercati.

    2. Avatar Vincenza
      Vincenza

      Purtroppo no si trova solo in farmacia e costa pure tanto.. Io lo faccio domani.. Ho deciso di insaporarlo un po’ con delle cipolle precotti prima.. Perché fa veramente pietà..

      1. Avatar Romina
        Romina

        Quello che si trova in commercio non riesce a mangiarlo nemmeno mio figlio! Ecco perché ho provato varie ricette e ho deciso di condividere con voi quella che, a mio gusto, realizza un pane molto simile al nostro nel gusto. Prova!

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