Essere genitore di un bambino autistico ti mette fin dalla diagnosi di fronte ad una scelta: decidere di formarti, di studiare e di essere parte attiva della relazione, formazione ed educazione di tuo figlio, oppure di lasciarti sopravvivere a quel che sarà, improvvisando e sperando nei miracoli delle poche ore di terapie riabilitative settimanali.
Ma deve essere chiaro, ormai, che la genitorialità nei confronti di un bambino con problemi cognitivo comportamentali non può essere affidata all’istinto o all’esempio di quanto i nostri genitori hanno fatto con noi.
Se non ti impegni, studiando e mettendo in pratica ogni indicazione del supervisore o dei professionisti di riferimento, non riuscirai mai a far parte attiva della vita di tuo figlio in nessun modo.
Questo ti porterà, col tempo, ad essere inerme e subire le manifestazioni del disagio di tuo figlio autistico senza essere capace di fare alcunché, tanto meno aiutarlo a trovare un equilibrio che sia prima di tutto per il suo benessere, e quindi per il tuo.
“Io voglio fare solo il genitore” è la risposta di molti. Non si tratta di sostituirsi ai terapisti: si tratta di portare nella propria vita ed in quella del proprio figlio delle regole, delle tecniche, le sole che sono capaci di correggere il comportamento problema.
Si tratta, quindi, di prendere in mano la propria responsabilità genitoriale e di lavorare per il benessere del proprio figlio e, per questa via, di tutta la famiglia.
Ci sono comportamenti problema o situazioni sulle quali è impossibile delegare i terapisti: pensa all’autonomia nel mangiare, al controllo sfinterico, all’igiene dentale, al taglio dei capelli e a mille altri momenti di vita quotidiana che per i ragazzi autistici possono costituire uno stimolo avversivo.
Imparare ad ottenere il controllo educativo ed a modificare i comportamenti inappropriati dei nostri ragazzi è l’unica via percorribile per cambiare tutto questo.
Come fare? Robert Schramm ce lo spiega in uno dei suoi scritti più noti sull’autismo.
I sette punti per ottenere il controllo istruzionale con il vostro bambino
(Di Robert Schramm, MA, BCBA, analista comportamentale, responsabile dell’ Istituto Europeo Knospe-ABA per l’intervento ABA/VB per l’autismo)
I genitori impegnati nell’aiutare i loro bambini a superare gli effetti dell’autismo si trovano quotidianamente di fronte a molti problemi.
Come consulente che lavora con le scienze dell’analisi applicata e del comportamento verbale raramente riesco a trascorrere una giornata in cui non mi si faccia una domanda che implica i seguenti quesiti “Come posso fare affinché mio figlio smetta di… perché mio figlio emette questo comportamento…?”
In genere la frase finisce con “stia seduto a tavola quando mangiamo”, “non corra in mezzo alla strada”, “usi la toilette” o altre migliaia di cose diverse che i bambini autistici non fanno quando gli viene chiesto.
Queste domande sono tutti sintomi dello stesso problema. Raccogliere idee per affrontare uno di questi sintomi, ci dà solo una toppa finché non se ne ripresenterà uno nuovo.
Alla base di tutte queste domande vi è la famiglia che non ha ottenuto il totale controllo istruzionale del bambino.
Finchè non lo farà, la vita sarà sempre un cercare di estinguere un comportamento inappropriato dopo l’altro sperando disperatamente di insegnargli qualcosa.
Ottenere il controllo educativo è l’aspetto più importante di ogni intervento per l’autismo e per insegnargli a relazionarsi. Se questo non avviene, sarete privi del potere di guidare con coerenza vostro figlio e, senza la vostra guida, l’acquisizione di abilità e competenze del vostro bambino potrà fare affidamento solo sulle cose a cui lui si interesserà e nient’altro.
Se voi non sarete in grado di aiutarlo a realizzare i propri desideri ed a partecipare alle attività di apprendimento non potrete aiutarlo in modo significativo.
Il controllo istruzionale deve essere visto come, non altro che, un positivo rapporto di lavoro. Potrete aver sentito descrivere il controllo istruzionale in termini come:
-insegnare al bambino ad essere obbediente,
-sviluppare una relazione studente/insegnante,
-ottenere il rispetto di vostro figlio.
Indipendentemente dal tipo di intervento che vi apprestate ad usare non potrete insegnare a vostro figlio tutto quello che vorreste se non otterrete la sua volontà di seguire la vostra guida.
A seconda della versione di approccio che state studiando dovrete avere qualche idea su come riuscire ad avere il controllo istruzionale su vostro figlio.
Questo in genere comporta che voi diventiate un rinforzo per lui e lentamente aggiungiate semplici istruzioni al gioco. Queste istruzioni sono generalmente per cose che il vostro bambino già sa fare e vuole fare. Dal momento che lui vuole seguire queste indicazioni potrete facilmente rinforzarle facendole seguire da più divertimento e cose rinforzanti.
Nel tempo poi comincerete ad aumentare la quantità e le difficoltà delle istruzioni. Man mano che il bambino diventerà più desideroso di lavorare potrà ottenere cose sempre più rinforzanti.
Per alcuni bambini questo è ciò che li porterà a sviluppare un buon rapporto di lavoro.
Per aiutare meglio le nostre famiglie a sviluppare un rapporto durevole del controllo istruzionale ho cominciato a stendere delle mie linee guida basate sui metodi che abbiamo usato per risolvere i comportamenti problema in quelle famiglie che continuavano ad avere un debole controllo istruzionale, nonostante le normali procedure.
Queste linee guida alla fine sono diventate una serie di sette punti che permettono ai genitori di utilizzare l’ambiente come alleato nella loro battaglia contro le manifestazioni comportamentali problematiche.
Una volta che avrete sistematicamente applicato questi sette punti nell’ambiente del vostro bambino, non avrete più bisogno di controllare continuamente il vostro bambino.
I suoi naturali desideri diventeranno la sua motivazione a partecipare alle attività congiunte, a seguire le istruzioni avute ed a concorrere alla responsabilità di mantenere l’interazione sociale.
Comincerà a fare scelte per impegnarsi attivamente, in compiti sempre più difficili, perché avrete ottenuto il suo desiderio di continuare ad interagire con voi e con le attività proposte.
Solo quando il vostro bambino diventerà, lui stesso, desideroso di continuare a lavorare o ad interagire con voi, che potrete cominciare ad insegnargli anche cose più difficili e complesse.
I sette punti funzionano perché agiscono sulla motivazione in quanto il bambino apprenderà che potrà avere accesso ai rinforzi solo dopo esserseli guadagnati.
L’insuccesso nel seguire anche uno solo dei sette punti turberebbe l’intero equilibrio e sicuramente il vostro bambino riuscirebbe a trovare il modo di evitare i benefici del vostro insegnamento iniziando ad emettere comportamenti di fuga.
1. Mostrate al vostro bambino che siete colui che controlla le cose che lui vuole prendere o con cui vuole giocare, e che deciderete voi quando dovrà averle.
Ogni cosa che vostro figlio preferisce fare o con cui preferisce giocare è un potenziale rinforzo che potrà ottenere solo dopo aver eseguito l’istruzione. Il vostro controllo di queste cose è essenziale nelle prime fasi per ottenere il controllo istituzionale.
Il vostro bambino non deve essere privato di oggetti per lui di valore, ma piuttosto deve aspettare di guadagnare del tempo in cui averli, seguendo semplici istruzioni e comportandosi adeguatamente.
Il miglior modo per usare il controllo del rinforzo sul vostro bambino è cominciare a decidere quali cose può avere nel suo ambiente e cosa può fare per indurvi ad inserirle o rimuoverle.
Per limitare i rinforzi, quando il bambino non ci sta giocando, cominciate a togliere le cose preferite dalla stanza del bambino e dal resto della casa. Mettete questi oggetti in un posto dove possono essere visti ma non accessibili al bambino.
Assicuratevi però che lui sappia dove si trovino: un contenitore trasparente sarà sufficiente per un bambino piccolo, mentre per quelli più grandi potrà essere necessaria una stanza chiusa o un mobiletto chiuso nella sua stanza.
La limitazione dei rinforzi diventerà più importante una volta che comincerete a lavorare con il bambino.
Ogni volta che lo vedrete posare un oggetto rinforzante dovrete riporlo via non appena non ne sarà più momentaneamente interessato, in questo modo potrete reintrodurlo quando vi servirà uno stimolo rinforzante da sfruttare per l’acquisizione di nuove abilità e/o competenze.
Se vostro figlio ha delle attività preferite, dovrete trovare un sistema per fare controllare anche queste.
I mini-trampolini possono essere appesi al muro, le tapparelle possono essere chiuse e le altalene possono essere arrotolate e sollevate quando non vengono usate.
2. Fate vedere al bambino che siete divertenti.
Fate in modo che ogni interazione che avrete con lui sia un’esperienza piacevole in modo che lui voglia seguire le vostre direttive per guadagnare tempo per stare con voi.
Nei migliori programmi ABA/VB approssimativamente il 75% di ogni interazione che avete con il bambino dovrebbe essere un pairing con voi stessi utilizzando attività divertenti e con rinforzi riconosciuti, come tali, dal bambino.
Le attività di pairing dovrebbero essere guidate dalla motivazione del vostro bambino e dovrebbero includere soprattutto linguaggio dichiarativo (poche parole chiave) e linguaggio non verbale (fate parlare il corpo ed usate poche, chiare e semplici parole che il bambino riconosca e possa coglierne il significato).
Dovreste in pratica condividere i vostri pensieri ed idee con il bambino in modo divertente senza richiedere niente in cambio.
Seguite il bambino e, quando mostra interesse in qualcosa, assecondatelo facendo in modo che lui guardandovi si accorga che il suo gioco è bello e divertente anche per voi.. Fate in modo che il suo gioco sia più divertente perché ci siete voi con lui.
Se vostro figlio vuole, per esempio, la musica, voi dovrete essere quello che gliela dà.
Potete poi sollevarlo, farlo saltare e ballare con lui mentre la sta ascoltando.
E’ assolutamente giusto spegnere la musica o abbassare il volume man mano che lui sceglie liberamente di lasciare quella zona o si comporta in modo inappropriato.
E’ importante comunque, almeno ai primi stadi del controllo istruzionale dimostrare che immediatamente riaccenderete la musica non appena ritornerà o cesserà l’attività inappropriata.
Dovreste lavorare sempre per aumentare il livello di divertimento rispetto a quello che potrebbe avere da solo. State attenti a non privare le cose dal divertimento. Questo è talvolta più difficile di quanto pensiate.
Se giocare con vostro figlio non è qualcosa in cui siete particolarmente bravi, fate allenamento: un buon pairing di voi stessi al rinforzo è essenziale per un buon insegnamento; insomma dovrete diventare voi stessi un rinforzo per il bambino.
3. Dimostrate al bambino che può credervi.
Fate sempre quello che dite e dite quello che pensate. Se dite al bambino che deve fare qualcosa, non permettete che abbia accesso al rinforzo finché non avrà completato accettabilmente l’attività.
Questo comprende l’aiutarlo a completare il compito se necessario.
Le parole normalmente non hanno conseguenze, ma minacciano conseguenze. Se non date conseguenza alle vostre parole il vostro bambino non avrà le basi per prendere delle buone decisioni.
Durante il tempo di insegnamento, non premiate il bambino quando evita l’apprendimento lasciando che le vostre istruzioni rimangano inadempiute.
Quando date un’indicazione o un comando, tecnicamente chiamato stimolo discriminativo o SD, dovrete aspettarvi che il bambino scelga di soddisfare la vostra richiesta. Finché non decide di fare questa scelta, non dovrete permettergli di trovare alcun altro rinforzo.
Non permettere che altre scelte siano rinforzate, farà sì che faccia la scelta che state provando ad insegnargli; e questo è nel miglior interesse del bambino.
Quando il bambino emettendo un comportamento si renderà conto che verrà premiato, la sua motivazione a fare ciò che gli dite aumenterà e si renderò conto che gli converrà ascoltarvi, perché scegliendo di fare ciò che gli dite lui otterrà più volentieri e più spesso i suoi rinforzatori.
Fate attenzione alla scelta delle parole da usare. Se vi apprestate a fare una domanda al bambino gli dovrà essere consentito di rispondere e dovrete rispettare la sua decisione, anche se la sua risposta impedisce l’insegnamento.
Questo significa che dovrete pensare attentamente alle possibili risposte prima di fare la domanda.
Per esempio, se chiedete al bambino “vuoi lavorare? e lui risponde “no” il vostro bambino non avrà dato una risposta inappropriata; infatti siete voi che gli avete dato l’opzione di lavorare o di non lavorare e lui ha optato per non lavorare.
Dovete capire che è stata la vostra decisione di fare quella domanda che ha causato il problema.
Potete evitarlo usando un linguaggio specifico. Dite quello che pensate e pensate ciò che dite.
Dite al bambino esattamente cosa volete lui faccia usando istruzioni dirette o SD.
Quando dite al bambino “Siediti” “Vieni da me” o “Fai qiuesto” dovete sempre aspettarvi che il bambino risponda con una scelta appropriata (questo può rendere necessario doverli aiutare).
Se avete una palla con cui il vostro bambino vuole giocare e gli dite di sedersi, dovreste evitare di dargli la palla finchè lui non si sarà seduto. Quindi il bambino riceverà la palla solo quando si sarà seduto.
Ricordate, le istruzioni dovranno riempire solo il 25% del tempo che passerete con lui, il resto del tempo lo passerete a giocare e divertirvi, questo almeno finché non sarete diventati voi stessi uno stimolo altamente rinforzante per il bambino. Ricordate il bambino non dovrà percepirai come un peso.
4. Mostrate al bambino che seguire le vostre istruzioni sarà per il suo bene e, di conseguenza, sarà la strada migliore per ottenere ciò che vuole.
Dategli direttive facili e rinforzate, quanto più spesso possibile, le sue decisioni di partecipare alle attività, trasformando quella in una esperienza sempre piacevole.
Una volta che avrete stabilito il controllo sui rinforzi del bambino potrete cominciare ad usarli per supportare le sue scelte di comportarsi appropriatamente.
Per seguire questo punto appropriatamente dovrete conoscere la legge di Premack: nel caso riguardante l’insegnamento di vostro figlio questa legge vuol dire che deve seguire un comando e/o mostrare un comportamento appropriato prima che gli consentiate di avere qualcosa che vuole.
Il modo migliore per assicurarvi che il vostro bambino segua questa legge è fare una richiesta o dare un comando al bambino prima di dargli qualunque cosa potrebbe volere da voi.
La vostra richiesta potrà essere qualcosa attinente o utile, come chiedergli “Getta questo nella spazzatura” o “Siediti e te lo darò”. Potrebbe anche essere chiedere una semplice imitazione motoria prima come modo per sviluppare un insegnamento di scambio.
Più opportunità avrà il vostro bambino di raggiungere il rinforzo, più sarà disposto ad ascoltarvi, e più velocemente imparerà che seguire le regole e le vostre richieste sarà il modo migliore per avere ciò che desidera.
Resistete alla tentazione di chiedere al bambino se vuole qualcosa prima di fargli la richiesta che deve soddisfare per averla.
Dovrete anche evitare di dire “Se fai questo ____, allora avrai questo_____” evitate pure di fare affermazioni del tipo “Se metti a posto i tuoi Lego ti darò del gelato”.
Queste affermazioni sono scorciatoie per ottenere ciò che volete dal bambino, ma sono piene di limitazioni e potenziali problemi.
E’ sempre meglio sorprendere il bambino con una cosa o una azione fatta secondo una vostra scelta consapevole dopo che lui avrà fatto una cosa positiva.
L’uso delle affermazioni “Se, allora” non si traducono nella scelta migliore da fare per il vostro bambino, anzi lo invitano a iniziare una contrattazione con voi.
Per superare presto la prima fase per guadagnare il controllo istruzionale, date al vostro bambino centinaia di opportunità al giorno di fare una scelta appropriata basata su un’istruzione. Dovrete poi immediatamente rinforzare questa scelta positiva. Quando avrete preso il controllo dei suoi rinforzi, sarà facile dargli l’opportunità di seguire comandi.
Dal momento che sarete voi ad il controllo delle sue cose preferite, il bambino si sentirà motivato a venire da voi per ottenere ciò che vuole. Quando lo farà, dovrete solo chiedergli di fare prima qualcosa.
5. Il rinforzo che inizialmente deve essere dopo ogni risposta positiva, deve passare in seguito ad un numero sempre minore.
La coerenza è importante perché il bambino dovrà capire che scegliere un certo comportamento porterà ad ottenere qualcosa che lui vuole ardentemente.
Capire che a buone scelte conseguono cose belle riflette la realtà della vita e potrà accadere solamente se ogni buona scelta sarà seguita da una conseguenza positiva.
Siccome molte di queste scelte sono basate su SD (comandi) che gli date, il bambino dovrà cominciare a seguire questi comandi come componente necessaria per ottenere le cose belle che vuole.
Quando il bambino capisce che è nel suo interesse seguire i vostri comandi e dare buone risposte comincerà a fare i necessari sforzi per concentrarsi su ciò che volete da lui.
Alla fine sarà lui a venire da voi per avere un SD (comando) in quanto ha imparato che è la prima cosa che dovrà fare per avere le sue cose preferite.
Questa consapevolezza dell’importanza degli altri è uno dei primi passi verso la riduzione in durata, frequenza ed intensità delle manifestazioni comportamentali inappropriate: questo comincerà a verificarsi solo se il seguire le vostre richieste diventerà il migliore e più veloce modo con cui il bambino riuscirà ad ottenere il rinforzo; questo solo se sarete coerenti e costanti ovviamente.
Questo significa rinforzare ogni singola risposta corretta.
All’inizio non lasciate che neanche una sola risposta buona rimanga senza essere seguita da qualche forma di rinforzo.
C’è sempre qualche forma di rinforzo disponibile, può essere il solletico, una giravolta per aria o un lungo stretto abbraccio.
Più in là, quando il bambino sarà capace di seguire costantemente le vostre richieste, potete cominciare a diminuire il numero dei rinforzi.
Nelle prime fasi, ogni volta che rinforzate un comportamento, dovrà essere come se affermaste che questo è un comportamento che volete vedere di nuovo in circostanze simili.
Una volta che il bambino lo avrà capito, comprenderà anche che quando non rinforzate un comportamento è solo perché non vi piace e non volete vederlo di nuovo.
Una volta ottenuto il controllo istituzionale esso potrà essere mantenuto con un lento diradamento della quantità dei rinforzi attraverso un aumento nel rapporto risposta-rinforzo.
Quando la buona volontà del bambino nel partecipare all’apprendimento migliorerà, si dovrà passare da un rapporto di uno a un rapporto variabile di due o tre.
Questo vuol dire che in media dovrete far seguire il rinforzo ogni due o tre risposte.
Successivamente si potrà passare ad un rapporto di cinque ed eventualmente ad un rapporto variabile di dieci e più.
La ragione per cui usiamo un rapporto variabile nel programma dei rinforzi è dovuta a studi scientifici che hanno dimostrato che è più efficace nel suscitare costantemente una forte risposta che la programmazione richiede.
6. Dimostrate di conoscere le priorità di vostro figlio ed anche le vostre.
Individuate e prendete nota di ogni cosa o attività preferita che possa essere rinforzante per vostro figlio e poi osservate quale preferisce in ogni diversa situazione.
Fate un elenco dei suoi attuali rinforzi e condividetela con tutti gli adulti che interagiscono regolarmente con il bambino. In media ogni due giorni dovreste riuscire ad individuare un nuovo stimolo rinforzante.
Il bambino avrà bisogno di lavorare con una grande varietà di rinforzi. Quindi alternateli sempre per evitare che se ne indebolisca il valore rinforzante.
E’ anche una buona idea conservare il rinforzo più apprezzato dal vostro bambino, o le attività che vengono usate come tali, per le abilità più difficili o importanti, come l’acquisizione del linguaggio o dell’autonomia in bagno.
Oltre a sapere cosa vuole vostro figlio, dovrete anche essere consci delle vostre priorità. Qual è la cosa più importante che volete che vostro figlio impari?
Normalmente, quando si lavora con un bambino, si hanno diversi obiettivi in mente contemporaneamente.
In questo caso sarà possibile che la scelta di un singolo comportamento potrà essere appropriata per un obiettivo che state provando a raggiungere, ma inappropriata per un altro e per questo sarà necessario che abbiate chiaro in testa quale dovrà essere l’obiettivo prioritario che volete apprestarvi a raggiungere.
Se per esempio fosse quello di trasformarvi nel rinforzo preferito di vostro figlio dovrete assumere un atteggiamento diverso da quello che avreste mentre siete intenti ad ottenere il controllo istruzionale o sull’acquisizione di abilità.
Di rado c’è un unico modo di rispondere ad un comportamento che sceglie vostro figlio, per cui è importante conoscere quali sono le priorità momento per momento e fare la scelta di come rinforzare in base a queste priorità.
In pratica il vostro comportamento dovrà mutare ed anche velocemente, istante per istante a seconda della risposta comportamentale che avrà il vostro bambino.
Facciamo un esempio: state giocando con il vostro bambino, vi state divertendo ma all’improvviso lui va ad emettere un comportamento inappropriato; voi dovrete essere pronti a cogliere istantaneamente questo nuovo comportamento ed andare ad agire per estinguerlo, e poi tornare a giocare con lui come se nulla fosse accaduto, senza che le vostre emozioni vadano ad influenzare il successo del lavoro.
Se il vostro bambino, improvvisamente vi fa male non è perché è cattivo, quindi non prendetevela sul personale.
7. Fate capire al bambino che ignorare le vostre istruzioni o scegliere comportamenti inappropriati non porterà ad ottenere il rinforzo.
Questo è talvolta il punto più difficile da eseguire correttamente ed è consigliabile avere un analista del Comportamento (preferibilmente certificato) che fornisca la sua guida.
Non permettete mai al vostro bambino di ottenere il rinforzo quando non ha seguito una direttiva oppure ha iniziato una manifestazione comportamentale inappropriata.
Quando il bambino si comporta in maniera inadeguata dovrete fare in modo che quel comportamento non abbia successo e non ottenga alcuna soddisfazione.
Potrete riuscirci, semplicemente, non rinforzandolo. Possiamo riuscirci grazie all’estinzione.
Quando il bambino decide di lasciare la postazione di insegnamento assicuratevi che capisca che la sua scelta non avrà alcun effetto e non riuscirà in alcun modo ad ottenere alcun controllo su di voi.
Questo può essere fatto attraverso affermazioni dichiarative come “Credo che abbiamo finito di giocare” “Oh bene” o “Ciao”.
Sono anche utili e importanti reazioni non verbali: raccogliete il materiale ed i rinforzi e andate in un altro punto della stanza.
Deviate il contatto oculare e/o giratevi dall’altra parte rispetto al bambino, non in maniera robotica ma naturale. Continuate a giocare da soli con altre cose o con gli altri fratellini.
Assicuratevi che il bambino non possa accedere ai rinforzi (sia oggetti, che azioni) e che non possa andare fuori finché non avrà completato l’attività che ha lasciato incompleta.
Questo lo incoraggerà a scegliere consapevolmente di seguire le vostre direttive e di ritornare a svolgere le attività in comune con voi.
Lasciare che il bambino vada, ed aspettare che torni, è l’opzione migliore. Provare a prenderlo, rincorrerlo o trascinarlo contro la sua volontà costringendolo a lavorare, aumenterà la sua motivazione a scappare, lo prenderà come un gioco.
Per rendere l’insegnamento il più produttivo possibile, dovrà essere lui che dovrà rendersi conto che è nel suo interesse ascoltarvi: così, continuando ad imparare, potrà sempre più facilmente e rapidamente avere accesso ai suoi rinforzatori.
Non forzate questa decisione, ma sistemate l’ambiente in modo tale che l’imparare da voi sia l’opzione migliore per il bambino e poi dategli l’opportunità di realizzarla.
Anche se nei primi giorni vi sembrerà di passare il tempo ad aspettare senza insegnargli nulla, resistete: gli state insegnando!
Quello che vostro figlio sta imparando, durante questo periodo di attesa, è più importante del lavoro che potrebbe svolgere in maniera forzata.
Se il bambino non è motivato, l’apprendimento sarà solo meccanico: questo tipo di lavoro a lungo andare potrebbe scatenare crisi e frustrazioni, oltre a dimenticare ciò che ha appreso proprio perché lo ha fatto controvoglia.
Seguendo questi passi in modo completo, vedrete che il vostro tempo di attesa comincerà velocemente a ridursi e che il livello di apprendimento motivato che farà sì che il bambino supererà di gran lunga il livello di autonomie e competenze raggiunte in passato.
Nel nostro lavoro abbiamo verificato che i bambini che scelgono di ritornare all’insegnamento dopo l’applicazione dei sette punti del controllo istruzionale, difficilmente emetteranno comportamenti di fuga dal compito. Quando si allontanano dal luogo dell’insegnamento sarà per un periodo di tempo sempre più corto.
In molti casi i bambini possono diventare così motivati ad essere parte dell’apprendimento insieme a voi, che saranno loro a chiedere di iniziare.E’ solo attraverso questo apprendimento motivato che i bambini saranno capaci di raggiungere livelli di abilità impensabili in passato.
Il motivo per si usa l’estinzione come strumento per raggiungere il controllo istruzionale è perché si tratta di un modo estremamente potente per ridurre i comportamenti problematici.
I punti dall’uno al sei sono designati per aiutare ad incrementare frequenza e qualità delle scelte comportamentali positive del vostro bambino.
Quando usati correttamente questi step rendono immediatamente la vita più facile per voi e per il vostro bambino: lui segue le vostre direttive e partecipa ad una positiva interazione con voi e, di conseguenza, voi gioiosamente gli date le sue cose preferite.
E’ in questa la parte del controllo istruzionale che noi dobbiamo trascorrere la maggior parte del tempo con il nostro bambino con gioia e risate in totale allegria.
I benefici delle procedure di estinzione però non sono immediati: i risultati si ottengono nel tempo e perdurano in assenza di rinforzi. In ogni caso, questo settimo punto del controllo istruzionale dovrà verificarsi nel gioco, ogni volta che il vostro bambino decida di fare una scelta che voi non volete rivedere.
L’estinzione vi permette di ridurre i problemi comportamentali senza il bisogno di procedure di punizione.
Occorre comprendere che l’estinzione ha sempre comunque un costo: l’esplosione da estinzione.
Questo è un periodo durante il quale un comportamento in estinzione si intensifica e/o aumenta prima di finalmente diminuire, diventando più grave del comportamento che volevamo estinguere.
I periodi iniziali dell’esplosione da estinzione possono essere lunghi e difficili da sopportare.
Se i comportamenti dovuti all’esplosione da estinzione fanno ottenere al bambino ciò che vuole, questi comportamenti aumenteranno in futuro.
Per questo è estremamente importante che quando decidete di usare l’estinzione vi impegniate a seguirla fino in fondo. Questo significa non rinforzare il bambino finché non avrà eseguito la vostra istruzione originaria o scelto un comportamento appropriato, sostitutivo di quello che vogliamo ridurre.
Comunque, anche con il pericolo di rinforzare l’esplosione da estinzione, essa rimane la strada migliore per ridurre la scelta di comportamenti inappropriati e convincere il bambino che seguirei vostri comandi è il modo più veloce e più facile per ottenere quello che vuole.
E’ solo attraverso il superamento di ogni esplosione da estinzione che guadagnerete il pieno controllo istruzionale e svilupperete un buona relazione di lavoro con lui.
L’esplosione comincerà velocemente a diminuire in durata, frequenza ed intensità quando il bambino comincerà a capire che non c’è alcun beneficio nell’usare questi comportamenti inappropriati.
Usare l’estinzione per ridurre il problema comportamentale può essere un potente strumento, ma usato senza coerenza può essere tanto dannosa quanto benefica. Quando usata correttamente potrà ridurre scelte di comportamenti estremi nel giro di giorni o settimane.
Comunque, se non siete ben preparati a superare tutte le esplosioni da estinzione che si presenteranno, finirete per incrementare la durata, la frequenza, la durata e la gravità di questi comportamenti che state cercando di estinguere.
E’ per questa ragione che suggerisco fortemente di imparare come applicare questo settimo punto se possibile sotto la guida di un Analista Comportamentale certificato.
Sfortunatamente evitare l’estinzione non è una possibilità proficua.
Genitori, insegnanti e terapisti a volte evitano di usare l’estinzione per il fatto che le fasi iniziali con le esplosioni sono gravi e distruttive. L’estinzione può spaventare ed essere difficile quando non si conosce come seguire efficacemente le procedure.
Se vi consentite di evitare l’uso dell’estinzione perché temete i comportamenti esplosivi conseguenti, potrete evitare che vostro figlio usi questi comportamenti nel breve termine, ma non eliminerete dal repertorio di vostro figlio i comportamenti esplosivi. Infatti, ritarderete soltanto il suo uso finché non potrete più accettare la crescente gravità dei comportamenti inappropriati del bambino. Il bambino imparerà che i comportamenti esplosivi da estinzione non saranno più utili solo dopo che avrà tentato tante volte senza ottenere alcun successo, alcuna soddisfazione da essi.
Questi punti dovranno trasformarsi nel vostro stile di vita e non essere solo un approccio per il bambino autistico: questo farà in modo che venga mantenuto una relazione positiva nel lavoro.
Più bravi diventeranno i genitori e terapisti nel seguire questi sette punti, meglio e più velocemente i loro bambini cominceranno a scegliere comportamenti positivi di apprendimento in modo costante e regolare.
La mia esperienza mi ha anche mostrato che ogni persona che raggiunge il controllo istruzionale con un bambino aiuta a rendere il processo più facile e più veloce per quella successiva. Quando voi e vostro marito riuscirete ad ottenere il controllo istruzionale, sarà più facile per il nonno e la nonna fare altrettanto e così i successi dei nonni renderanno la cosa più facile per i terapisti e per gli insegnanti.
Il video come strumento di rinforzo è uno dei metodi migliori per cominciare a guadagnare il controllo istruzionale, perché questo usa naturalmente i sette punti.
Cominciate con il sintonizzarvi su un video preferito di vostro figlio. Assicuratevi di avere l’assoluto controllo e che possiate decidere quando e perché il video sia avviato o fermato.
Poi avviate il video per il bambino e fatelo rimbalzare il bambino sulle vostre ginocchia, o sfregategli la testa o la schiena mentre lo guarda rendendo l’esperienza più divertente proprio perché ci siete voi, rispetto a quando è da solo.
Mettete il video in pausa e date al bambino un semplice comando del tipo “dammi cinque”.
Quando lui esegue il comando immediatamente, riaccenderete il video.
Se il bambino sceglie di non rispondere al comando immediatamente togliete il video o mettetevi davanti alla TV per mostrare che voi fate quel che dite (attenzione a non fare espressioni facciali buffe per il bambino che possono fungere da rinforzo involontario).
Se il bambino comincia ad alzarsi dalla sedia, a piangere, a urlare o a provare ogni altro comportamento inappropriato, non dovrete rimettere più quel video o permettergli di accedere a nessun altro rinforzo. Non appenai il bambino diventerà più calmo e sceglie di seguire le vostre istruzioni con o senza aiuto potrete riaccenderlo.
Ricominciate a farlo rimbalzare ed a massaggiarlo di nuovo.
Se il bambino non è vocale, è importante per il controllo istruzionale insegnargli ad usare un segno per chiedere il video.
Se parla, dovreste provare semplici abilità di imitazione motoria come dirgli “Fai questo” mentre vi toccate la testa, date un colpo per terra o battete le mani.
Applicare questi sette punti del controllo istituzionale mantenendo armonia ed equilibrio nell’ insegnamento, risulterà per il bambino ma anche per voi stessi altamente motivante.
Questo farà in modo che il bambino avrà una vita felice, serena ed equilibrata e nello stesso tempo continuerà ad apprendere abilità, autonomie e competenze utili per il suo sviluppo ed il suo successo.